14 feb 2017

Il Lievito di birra



Che cos'è il lievito di birra

Il lievito di birra si ottiene attraverso la selezione di microrganismi viventi, i Saccharomyces Cerevisiae, che vengono coltivati e fatti fermentare su un substrato di malto (orzo germogliato) all'interno di fermentatori dove si moltiplicano migliaia di volte. Alla fine di tale processo, le cellule vengono separate dal substrato nutritizio, lavate ed essiccate ad una temperatura che non supera i 40 gradi centigradi. Questo lievito viene chiamato “di birra” in quanto è un residuo della fermentazione della birra, ma si può trovare anche altrove, per esempio sulla buccia di alcuni frutti.

Proprietà del lievito di birra

Le proprietà benefiche, nutrizionali e cosmetiche del lievito di birra – nonché le controindicazioni – sono molteplici: questo prezioso alimento vanta, infatti, proprietà nutritive e terapeutiche, in grado di apportare benefici alla salute dell’organismo. Il lievito di birra costituisce una fonte ricca e completa di vitamine del gruppo B[1] e di molte proteine ad alto valore biologico. È ricco di minerali, tra cui magnesio, fosforo, potassio, ferro, calcio e selenio; ha quindi un’azione rimineralizzante che aiuta a combattere l’astenia [2]. Per la presenza di selenio e di beta-glucani, gli si attribuiscono proprietà anticancerogene. La presenza di cromo ne fa un prodotto utile ai diabetici. Il cromo normalizza la glicemia e aumenta la sensibilità dell’insulina ed è anche in grado di normalizzare i lipidi del sangue. Ha potere disintossicante nei confronti del fegato ed è alleato di tutto l’apparato tegumentario, cioè di capelli, pelle, ciglia, unghie. Aiuta a combattere alcuni inestetismi cutanei, in particolare l’acne e le dermatiti. È utile al sistema cardiovascolare e metabolico perché contribuisce a tenere pulite le arterie e facilita l’azione dell’insulina. Aiuta in oltre a ripristinare la flora batterica intestinale favorendo la regolarità intestinale (è indicata l’assunzione in caso di stitichezza – che è possibile combattere bevendo molta acqua - o in seguito a una terapia a base di farmaci).  Questo alimento stimola le difese immunitarie, grazie al contenuto di vitamine del gruppo B e, in caso di anemia, facilita la formazione di globuli rossi.

Curiosità

Le proprietà del lievito di birra erano note già nell'antichità. Esistono chiari riferimenti a questo prodotto, che veniva utilizzato per depurare l’organismo e per combattere le malattie epidemiche, già in un testo del 3.500 a.C.

Ricetta di bellezza

Il lievito di birra secco è perfetto per la preparazione di maschere naturali, sia per la pelle del viso sia per i capelli. Per ottenere una maschera per la pelle mista o tendenzialmente grassa basta versare un cucchiaino di lievito di birra in polvere in mezzo vasetto di yogurt naturale. Si otterrà una maschera cremosa da mettere sul viso (tranne contorno occhi) e tenere in posa per circa 10 minuti. Risciacquare con acqua tiepida.

Dosaggio

Il lievito di birra viene commercializzato (in farmacia, erboristeria e nella grande distribuzione) in varie forme: capsule, pastiglie, scaglie e anche liquido. Non esiste un dosaggio stabilito e riconosciuto da tutti, per questo è sempre meglio chiedere consiglio al farmacista o all'erborista o leggere attentamente le istruzioni riportate sulla confezione. È buona abitudine, come per tutti i farmaci e integratori conservare il lievito di birra in un posto asciutto e lontano da fonti di calore. Solitamente le compresse possono essere masticate o ingerite con un bicchiere di acqua, le scaglie invece possono essere consumate nell'insalata, nel riso o altri piatti. Il lievito di birra può essere assunto a qualsiasi momento della giornata, ma se assunto durante o alla fine dei pasti principali (colazione, pranzo e cena) dà modo alle sue vitamine B di colmare eventuali carenze vitaminiche del pasto, e di creare un ambiente nel colon favorevole allo sviluppo della flora batterica simbionte, ai danni di quella patogena, facilitandone la digestione e l’assimilazione dei principi nutritivi.

Controindicazioni e consigli

Come ogni integrato anche il lievito di birra può causare degli effetti collaterali anche gravi, se assunto insieme ad alcuni farmaci o in alcune categorie di persone, per questo motivo è sempre meglio chiedere consiglio al proprio medico prima di iniziare l’assunzione dello stesso. Il lievito di birra può infatti interferire con l’azione di antidepressivi IMAO, meperidina e farmaci ipoglicemizzanti. È opportuno consultare un medico in caso di: gravidanza o allattamento, malattia di Crohn, immunodepressione, allergie ai lieviti, infezioni frequenti a causa di lieviti e funghi (per esempio la candidosi: pare infatti che il lievito di birra possa peggiorare l’infezione di candida), diabete. Gli effetti collaterali a volte si presentano soltanto quando si superano le dosi consigliate, le quali solitamente sono ben tollerate dall'organismo. In questi casi, il lievito di birra deve essere consumato con moderazione e possibilmente non con cadenza quotidiana, in modo tale da limitare i possibili danni. Quando si assume il lievito di birra come integratore, è importante rispettare il dosaggio consigliato, soprattutto se la terapia intrapresa è di lunga durata. Quantità eccessiva possono risultare aggressive per la flora intestinale, esponendo l'organismo al rischio di infezioni e abbassandone le difese immunitarie.


[1] Con vitamina B si intende un gruppo di vitamine idrosulubili che hanno moltissime proprietà. Utili per il corretto funzionamento del fegato e del sistema nervoso, fanno bene anche alla pelle, ai capelli e agli occhi. Scopriamole meglio. Le vitamine del gruppo B sono dei veri e propri regolatori dell’organismo: bilanciano i livelli di colesterolo presenti nel sangue, aumentano il metabolismo corporeo, regolano la pressione arteriosa, migliorano la funzione cerebrale, la digestione, la memoria e la pressione sanguigna; inoltre favoriscono la salute di pelle, unghie e capelli. Queste vitamine sono molto importanti anche per gli sportivi, i bambini in crescita e le persone convalescenti, in quanto facilitano la trasformazione di proteine, carboidrati e lipidi in energia.

[2] L'astenia (dal greco ασθένος "privo di forza") è un sintomo che consiste nella riduzione di energia dell'individuo colpito. Si manifesta in numerose condizioni morbose, sia fisiche (quali anemie, epatiti virali, disturbi metabolici ecc...) che psicologiche (ad es. depressione).


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