Che cos'è il lievito di birra
Il lievito di birra si ottiene
attraverso la selezione di microrganismi viventi, i Saccharomyces Cerevisiae, che
vengono coltivati e fatti fermentare su un substrato di malto (orzo
germogliato) all'interno di fermentatori dove si moltiplicano migliaia di
volte. Alla fine di tale processo, le cellule vengono separate dal substrato
nutritizio, lavate ed essiccate ad una temperatura che non supera i 40 gradi
centigradi. Questo lievito viene chiamato “di birra” in quanto è un residuo
della fermentazione della birra, ma si può trovare anche altrove, per esempio
sulla buccia di alcuni frutti.
Proprietà del lievito di birra
Le proprietà benefiche,
nutrizionali e cosmetiche del lievito di birra – nonché le controindicazioni –
sono molteplici: questo prezioso alimento vanta, infatti, proprietà nutritive e
terapeutiche, in grado di apportare benefici alla salute dell’organismo. Il
lievito di birra costituisce una fonte ricca e completa di vitamine del gruppo
B[1] e di molte proteine ad alto valore biologico. È ricco di minerali,
tra cui magnesio, fosforo, potassio, ferro, calcio e selenio; ha quindi
un’azione rimineralizzante che aiuta a combattere l’astenia [2]. Per
la presenza di selenio e di beta-glucani, gli si attribuiscono proprietà
anticancerogene. La presenza di cromo ne fa un prodotto utile ai diabetici. Il
cromo normalizza la glicemia e aumenta la sensibilità dell’insulina ed è anche
in grado di normalizzare i lipidi del sangue. Ha potere disintossicante nei
confronti del fegato ed è alleato di tutto l’apparato tegumentario, cioè di
capelli, pelle, ciglia, unghie. Aiuta a combattere alcuni inestetismi cutanei,
in particolare l’acne e le dermatiti. È utile al sistema cardiovascolare e
metabolico perché contribuisce a tenere pulite le arterie e facilita l’azione
dell’insulina. Aiuta in oltre a ripristinare la flora batterica intestinale favorendo
la regolarità intestinale (è indicata l’assunzione in caso di stitichezza – che
è possibile combattere bevendo molta acqua - o in seguito a una terapia a base
di farmaci). Questo alimento stimola le
difese immunitarie, grazie al contenuto di vitamine del gruppo B e, in caso di
anemia, facilita la formazione di globuli rossi.
Curiosità
Le proprietà del lievito di birra
erano note già nell'antichità. Esistono chiari riferimenti a questo prodotto,
che veniva utilizzato per depurare l’organismo e per combattere le malattie
epidemiche, già in un testo del 3.500 a.C.
Ricetta di bellezza
Il lievito di birra secco è
perfetto per la preparazione di maschere naturali, sia per la pelle del viso
sia per i capelli. Per ottenere una maschera per la pelle mista o
tendenzialmente grassa basta versare un cucchiaino di lievito di birra in
polvere in mezzo vasetto di yogurt naturale. Si otterrà una maschera cremosa da
mettere sul viso (tranne contorno occhi) e tenere in posa per circa 10 minuti.
Risciacquare con acqua tiepida.
Dosaggio
Il lievito di birra viene
commercializzato (in farmacia, erboristeria e nella grande distribuzione) in
varie forme: capsule, pastiglie, scaglie e anche liquido. Non esiste un
dosaggio stabilito e riconosciuto da tutti, per questo è sempre meglio chiedere
consiglio al farmacista o all'erborista o leggere attentamente le istruzioni
riportate sulla confezione. È buona abitudine, come per tutti i farmaci e
integratori conservare il lievito di birra in un posto asciutto e lontano da
fonti di calore. Solitamente le compresse possono essere masticate o ingerite
con un bicchiere di acqua, le scaglie invece possono essere consumate nell'insalata,
nel riso o altri piatti. Il lievito di birra può essere assunto a qualsiasi momento
della giornata, ma se assunto durante o alla fine dei pasti principali
(colazione, pranzo e cena) dà modo alle sue vitamine B di colmare eventuali
carenze vitaminiche del pasto, e di creare un ambiente nel colon favorevole
allo sviluppo della flora batterica simbionte, ai danni di quella patogena,
facilitandone la digestione e l’assimilazione dei principi nutritivi.
Controindicazioni e consigli
Come ogni integrato anche il
lievito di birra può causare degli effetti collaterali anche gravi, se assunto
insieme ad alcuni farmaci o in alcune categorie di persone, per questo motivo è
sempre meglio chiedere consiglio al proprio medico prima di iniziare l’assunzione
dello stesso. Il lievito di birra può infatti interferire con l’azione di
antidepressivi IMAO, meperidina e farmaci ipoglicemizzanti. È opportuno consultare
un medico in caso di: gravidanza o allattamento, malattia di Crohn,
immunodepressione, allergie ai lieviti, infezioni frequenti a causa di lieviti
e funghi (per esempio la candidosi: pare infatti che il lievito di birra possa
peggiorare l’infezione di candida), diabete. Gli effetti collaterali a volte si
presentano soltanto quando si superano le dosi consigliate, le quali
solitamente sono ben tollerate dall'organismo. In questi casi, il lievito di
birra deve essere consumato con moderazione e possibilmente non con cadenza
quotidiana, in modo tale da limitare i possibili danni. Quando si assume il
lievito di birra come integratore, è importante rispettare il dosaggio
consigliato, soprattutto se la terapia intrapresa è di lunga durata. Quantità
eccessiva possono risultare aggressive per la flora intestinale, esponendo
l'organismo al rischio di infezioni e abbassandone le difese immunitarie.
[1] Con vitamina B si intende un gruppo di
vitamine idrosulubili che hanno moltissime proprietà. Utili per il corretto
funzionamento del fegato e del sistema nervoso, fanno bene anche alla pelle, ai
capelli e agli occhi. Scopriamole meglio. Le vitamine del gruppo B sono dei
veri e propri regolatori dell’organismo: bilanciano i livelli di colesterolo
presenti nel sangue, aumentano il metabolismo corporeo, regolano la pressione
arteriosa, migliorano la funzione cerebrale, la digestione, la memoria e la
pressione sanguigna; inoltre favoriscono la salute di pelle, unghie e capelli. Queste
vitamine sono molto importanti anche per gli sportivi, i bambini in crescita e
le persone convalescenti, in quanto facilitano la trasformazione di proteine,
carboidrati e lipidi in energia.
[2] L'astenia (dal greco ασθένος "privo di
forza") è un sintomo che consiste nella riduzione di energia
dell'individuo colpito. Si manifesta in numerose condizioni morbose, sia
fisiche (quali anemie, epatiti virali, disturbi metabolici ecc...) che
psicologiche (ad es. depressione).
Nessun commento:
Posta un commento
Fammi sapere cosa ne pensi del mio articolo!