8 ott 2015

IPERICO - Ricercatori australiani hanno messo a confronto l’erba di San Giovanni e gli antidepressivi. Risultato? Naturale non equivale a innocuo.

Oggi voglio parlare della pianta comunemente conosciuta come "erba di San Giovanni" o "scacciadiavoli". È una pianta perenne semisempreverde ed è ben riconoscibile anche quando non è in fioritura perché ha le foglioline che in controluce appaiono bucherellate, in realtà sono piccole vescichette oleose da cui deriva il nome perforatum; il nome scientifico dell'iperico è infatti Hypericum perforatum. L'iperico è una pianta officinale che è tradizionalmente utilizzata come antidepressivo e antivirale.
Come sempre mi sono chiesta se ci sono ricerche scientifiche a sostegno delle credenze popolari ed in effetti, sul sito della Fondazione Veronesi, ho travato un articolo che cita uno studio dell'Università di Adelaide (Australia), dove è stata fatta una ricerca che mette in evidenza come l'iperico abbia effettivamente delle proprietà antidepressive. La dottoressa Claire Hoban, che ha condotto lo studio, ha sottolineato che l'iperico ha anche degli effetti collaterali, proprio come alcuni antidepressivi tradizionali. 
Troppo spesso si è portati a pensare che i rimedi naturali non fanno male ma questo studio mostra come questo non sia sempre vero; è importante che si diffonda la consapevolezza che l’iperico, come altri rimedi naturali,  possono essere considerati come farmaci veri e propri. Questo significa che può avere anche interazioni con altri farmaci ed effetti collaterali; è consigliabile non "auto-prescirversi" una cura, anche se prevede la somministrazione di erbe officinali (è meglio chiedere consiglio al medico, al farmacista o all'erborista). 
La dottoressa Claire Hoban durante lo studio ha registrato delle reazioni avverse in alcuni consumatori di iperico del tutto simili a quelle indotte, in alcuni casi, dalla fluoxetina (inibitorie della ricaptazione della serotonina come il noto Prozac): ansia, attacchi di panico, vomito, amnesia. L’iperico funziona con il medesimo meccanismo degli inibitori della ricaptazione della serotonina, i cosiddetti "antidepressivi Ssri", dunque non c’è da meravigliarsi che induca anche gli stessi effetti collaterali. 
Alla fine delle mie ricerche mi sento di affermare che prima di prendere un qualunque rimedio contro la depressione è forse meglio cercare di capire l'origine dello stato d'animo che ha portato alla depressione, cercando l'aiuto di un professionista (ad esempio un psicoterapeuta).


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